Scrittori famosi non solo per i loro libri ma anche per l’inconfondibile stile. Da Oscar Wilde a Tom Wolfe, 5 scrittori irrimediabilmente fashion.
“I vestiti fanno l’uomo. Le persone nude hanno poca o nessuna influenza sulla società”. Così diceva il grande scrittore Mark Twain. I vestiti quindi, e non solo i libri, fanno l’uomo. Infatti, non sono pochi gli scrittori che hanno avuto un grandissimo impatto culturale sulla società non soltanto grazie ai loro scritti, ma anche grazie alla loro immagine. Chi è diventato un’icona involontariamente, e chi invece lo è diventato consapevolmente, facendo della propria vita e della propria immagine qualcosa verso cui provare ammirazione. In questi casi la cura per l’aspetto, l’idea che si vuole dare di se stessi è un simbolo per dimostrare qualcos’altro, e per intendere “la vita come un’opera d’arte”.
Vediamo quali sono i 5 scrittori che, anche attraverso la moda, hanno voluto esprimere la loro concezione della vita e la loro opera artistica.
F.Scott Fitzgerald. Capelli impomatati con riga in mezzo, giacca e cravatta e un’eleganza desueta caratterizzano lo stile dello scrittore americano F.S. Fitzgerald. Vero viveur, amante delle feste e della compagnia, si distingue per un’attenzione particolare allo stile e alla classe. Completi quindi di ogni tipo, anche nelle ore di lavoro, alternati al maglione abbinato alla camicia. Insieme alla moglie Zelda, i Fitzgerald sono stati la coppia più cool e tormentata dell’età del jazz, e i libri dello scrittore e i suoi personaggi fittizi ne sono quasi la loro autobiografia, a cominciare dal famosissimo Gatsby, ruolo d’oro nelle trasposizioni cinematografiche interpretate prima da Robert Redford e dopo da Leonardo di Caprio, nella recente versione di Baz Luhrmann.
Oscar Wilde. Grande esponente del dandismo, Oscar Wilde è colui che della propria vita ha fatto un’opera d’arte. Non sono poche le foto che lo ritraggono passate alla storia, dove lui, con fare da elegante pensatore, sfoggia pellicce e abiti di altissima fattura, con materiali che vanno dai velluti al tweed. Inglese e raffinato esteta, dopo anni dalla sua scomparsa vanta ancora folte schiere di emuli, che si ispirano alla sua attitudine edonista e al suo stile immortale. Non a caso il Dorian Grey dei suoi libri è un giovane bellissimo ed elegantissimo condannato all’eterna bellezza.
Tom Wolfe. Completi bianchi e fazzoletto nel taschino, l’autore de “Il falò delle vanità” è un vero e proprio maestro di stile. Sulla scia di Oscar Wilde, si può definire un dandy del 20esimo secolo. Cappello, farfallino e cilindro sono la sua mise da passeggiata. Critico d’arte oltre che scrittore e giornalista, ha indubbiamente sviluppato nel corso della sua carriera questo gusto per il bello, tanto da diventare un’icona, sia per le sue cravatte che per la sua espressione buffa ed intelligente allo stesso tempo. E’ stato, tra l’altro, proprio Tom Wolfe a inventare l’espressione Radical chic, un modo di dire che poi ha avuto grande successo.
Ian Fleming. Figlio di aristocratici, Ian Fleming è senza dubbio un’icona di stile, simbolo di quella upper-class tipicamente inglese, amante del buon vivere, della bellezza e delle comodità. Non a caso da un figlio dell’aristocrazia nasce un personaggio carismatico, ben vestito, attraente come una spia dai modi affascinanti qual è James Bond. Ian Fleming, che oltre scrittore ha avuto anche una importante carriera militare, ha fatto di James Bond quasi un suo riflesso, scrivendone come se scrivesse di se stesso, attribuendogli quel gusto per la bellezza e soprattutto per le sigarette da veri signori, ovvero le Morland & Co. Quindi sigaretta alla mano, sguardo ironico e distaccato, farfallino immancabile ed ecco lo scrittore di classe.
James Joyce. Scrittore dalla sensibilità particolare, l’autore irlandese del celebre Ulysses, era un elegante gentiluomo che non solo amava la letteratura, ma anche l’opera. Prima di diventare assiduo frequentatore dei caffè letterari infatti, James Joyce ha contemplato anche la carriera da tenore solista. Forse per questo legame particolare con il teatro, lo scrittore ha sviluppato un gusto per il vestire e per lo stile. Occhialetti e cappello sono il suo marchio di fabbrica, e da buon damerino non possono mancare i baffetti, eleganti e perfettamente regolati. Anche per lui gli abiti con cravatta o farfallino sono un must.