Jane Birkin ha chiesto ad Hermès di togliere il suo nome dalle borse fatte con pelle di coccodrillo, le celeberrime Birkin Bag. C’entra anche Peta e una battaglia sugli allevamenti e le tecniche di produzione
Jane Birkin è una famosa attrice inglese protagonista di una serie lunghissima di lungometraggi tra cui Blow-up di Michelangelo Antonioni che la portò alla notorietà internazionale. Forse la conoscerete anche per il brano Je t’aime (moi non plus) registrato con Serge Gainsbourg
Ma Birkin è anche il marchio di una delle più desiderate e celebri borse di Hermès, la Birkin Bag, realizzata a partire dagli anni Ottanta con pelle di coccodrillo e che ha un prezzo base di 6000 euro ma che può tranquillamente superare le centinaia di migliaia di Euro nelle sue varie personalizzazioni dove si possono includere anche diamanti.
Divenuta icona di stile, celebrata dai media, presente in film e serie tv, sfoggiata da vip e celebrities, è oggi un oggetto di culto e di collezione. Ma, diciamo, non tutti la ritengono esattamente “ecosostenibile”.
Le polemiche per la versione della borsa in pelle di coccodrillo
Peta (People for the Ethical Teatment of Animals) è un organizzazione che si batte per la tutale degli animali e lotta per il loro trattamento etico: è celebre per campagne molto visibili mediaticamente come ad esempio quella delle Lettuce Ladies con bellissime modelle di Playboy che posavano abbigliate di vestiti a base… vegetale.
Spesso Peta si rivolge contro singole compagnie nei confronti delle quali fa specifiche campagne. Nel caso di Hermès l’obiettivo è stato l’utilizzo della pelle di coccodrillo per alcune versioni delle borse Birkin.
Specificamente Peta ha segnalato alcuni allevamenti in Texas e Sudafrica che tenevano i coccodrilli in box di cemento e la cui pelle era presa mentre sono ancora coscienti. In generale erano mostrate tecniche di allevamento e lavorazione definite crudeli (sulle pagine Facebook e Youtube di Peta trovate l’inchiesta).
Togliere il nome Birkin dalle Crocodile
A seguito della denuncia di Peta Jane Birkin ha chiesto di togliere il suo nome da tutti i modelli Crocodile fino a che l’azienda non garantirà di utilizzare pratiche di allevamento e lavorazione più consone e in linea con la normativa internazionale.
La risposta di Hermès è stata immediata: dopo una premessa in cui si affermava di rispettare e condividere le emozioni della signora Birkin ecco il punto chiave sui controllo: “È da oltre 10 anni che organizziamo visite mensili ai nostri fornitori, controlliamo la loro conformità con le norme di macellazione stabilite da esperti veterinari e dalla Fish and Wildlife, e le regole stabilite dalla Convenzione di Washington del 1973 che definisce la protezione delle specie in via di estinzione. Intanto un’indagine è in corso presso l’azienda texana coinvolta nel video. Qualsiasi violazione delle norme sarà quindi sanzionata”.