Nonostante in Italia la Cina sia associata a prodotti di scarsa qualità, esiste un’altra realtà, quella della nuova moda cinese. Stilisti e designer cinesi che conquistano il mondo dell’alta moda, nomi difficili da ricordare ma che si sono ormai già imposti. Come nel caso della frittata di Rihanna…
L’anno scorso, in occasione della mostra cinese “China, Through the Looking Glass” al Metropolitan Museum di Ney York, Rihanna si presentò con un vestito incredibile, fashion ed estremo, che rubò la scena ai vestiti di tutte le altre star presenti (anche loro abbastanza estreme). Un enorme “frittata” gialla, così venne soprannominata, che destò scandalo per qualche giorno, con foto, meme, parodie, eccetera.
Da dove aveva preso quel vestito Rihanna? Lo spiega lei stessa in una intervista: “Stavo cercando moda cinese su internet e ho trovato quello…”. Infatti la frittata di Rihanna era in realtà una elegantissima e raffinata creazione di Guo Pei, una delle più note e affermate stiliste cinesi. E’ autrice, tra gli altri, di un enorme abito in filo d’oro che ha richiesto – si dice – oltre 50mila ore di lavoro (50 MILA…). Benvenuti nel mondo della nuova moda cinese.
Guo Pei è solo uno dei tanti nomi della moda cinese. Nonostante dalle nostre parti Cina e vestiti ci facciano immediatamente pensare a prodotti di basso costo che imitano le creazioni occidentali, esiste un’altra grande realtà, quella dell’alta moda cinese, che avanza inesorabile già da diversi anni con decine, centinaia di grandi stilisti e imprenditori.
Nel settembre 2015 durante la settimana della moda a Milano si è festeggiato il decimo compleanno di Vogue China con una sfilata di stilisti cinesi. C’era anche Zhu Chongyun, imprenditrice, proprietaria del brand Krizia.
Nomi come quelli di Huizhou Zhao, oppure Uma Wang, formata in Cina e con un successo in Europa, o Yang Li, giovane fenomeno della moda cinese che lavora anche con Raf Simons, sono un segnale di una tendenza. Ovvero un ritorno della moda cinese – che conquistò Parigi e l’Europa negli anni 80 – anche in Occidente.
E non solo come imitazione di quella occidentale, ma più spesso come rielaborazione della tradizione orientale o – come fa Guo Pei – come moda di ispirazione globale, prendendo spunto da tutte le culture possibili. Si può benissimo parlare di nuova moda cinese, una new wave di designer e stilisti creativi, originali e agguerriti, pronti a conquistare il mondo. Esattamente come la Cina ha fatto in campo economico e di conseguenza in molti altri settori (cinema, musica, sport) anche nella moda le cose sono cambiate e cambieranno ancora.