Moda ecosostenibile. Un nuovo modo di fare moda con un occhio al benessere del pianeta e a quello dei lavoratori. Vediamo quali sono i migliori marchi slow fashion. In Italia non c’è ancora moltissimo, all’estero invece è già uno standard.
People tree
People tree nasce a Londra più di vent’anni fa, ed è stato uno dei primi marchi ad abbracciare la moda etica e sostenibile. Inoltre è stato il primo brand a raggiungere il GOTS (Global Organic Textile Standard), che è possibile ottenere soltanto con una produzione realmente eco-friendly, utilizzando materiali naturali al 100% o riciclati. Il GOTS è lo standard che qualsiasi marchio slow fashion deve avere come garanzia del proprio lavoro. People tree ha una cura particolare nel mettere in contatto l’acquirente con il creatore dell’abito, ovvero con il lavoratore. Con l’opzione “meet the maker” , chi compra può vedere i video in cui si vede tutta la produzione e la realizzazione del capo che si decide di acquistare.
Safia Minney è la fondatrice di questo brand, interessata da sempre alle problematiche legate all’ambiente e alla giustizia sociale. People tree, producendo i suoi abiti nei paesi in via di sviluppo, con una politica fair trade realizza i capi nel rispetto del lavoratore e garantendo paghe e condizioni di lavoro adeguate, aiutando le comunità in estrema povertà e creando un sistema più democratico.
Lo stile di People tree è classico e accattivante allo stesso tempo, i materiali sono di primissima qualità e soprattutto comprando i suoi abiti proteggi il pianeta e combatti la povertà.
Made&More
Negozio esclusivamente online, Made&more nasce in Belgio e garantisce prodotti eco-friendly e soprattutto trasparenza e chiarezza su chi li produce. Offre marchi di diverso tipo, ma tutti adeguati agli standard della slow fashion. Per chi ama curiosare, c’è veramente di tutto, dallo stile classico ad abiti più bizzarri, incluse scarpe e gioielleria.
Jannjune
Jannjune è un brand tedesco nato nel 2013, con sede ad Amburgo. Le fondatrici sono due ragazze giovani, glamour e cool. Anche loro promuovono la moda etica ed eco-sostenibile, producendo con materiali vegani, riciclati, o di cotone organico. I loro capi vengono realizzati in Polonia da un’azienda a conduzione famigliare, garantendo la qualità delle materie prime e della produzione. Jannjune ha uno stile chic da città, minimal ed elegante, abbinando la sobrietà alle trasparenze sexy. Convinte nel potere seduttivo del nero, Jannjune è per chi ama lo stile femme fatale ma di classe, e soprattutto per chi ama il proprio pianeta.
Wills London
Wills London è il brand di scarpe e accessori vegani più cool e più acquistato in Europa. Scarpe e cinture prodotte interamente con materiali di provenienza non animale, propone collezioni estremamente alla moda ma, come dicono loro, “animal and human friendly”. Dallo stivale al ginocchio al tronchetto e alla pariginia, Wills ha una scelta vastissima e accessibile anche economicamente. Make a positive choice.
Zady
Con un’estetica cool a partire dal design del sito, Zady è un marchio americano con una missione: fare della slow fashion non un trend passeggero, ma uno standard per il futuro. Anche loro dedicano un’attenzione particolare ai materiali usati, all’impatto ambientale che certi prodotti fertilizzanti possono avere, e alla tutela di chi produce i vestiti. Zady vanta un numero altissimo di designers, proponendo linee semplici ma raffinate, incluse anche ottime linee sportive.
Che cos’è la moda slow fashion?
Cosa significa slow fashion? Il termine nasce in contrapposizione alla “fast fashion”, dove per fast s’intende tutto ciò che è veloce: creazione, produzione, vendita, scarto. La slow fashion è un nuovo modo di fare moda, dove sia chi la produce sia chi la compra ha a cuore come è stato realizzato il capo, chi l’ha fatto e da dove proviene. Stiliste del calibro di Stella McCartney hanno fatto campagne di sensibilizzazione già a partire dal 2008/2009, promuovendo collezioni dove i capi proposti fossero realizzati con materiali eco-sostenibili.
La slow fashion ha a cuore non solo le sorti del pianeta, ma anche quelle dei lavoratori, garantendo diritti e sicurezza durante la produzione. Vera pioniera della slow fashion è la produttrice cinematografica italiana e imprenditrice Livia Giuggioli, sposata all’attore inglese Colin Firth.
Livia Firth ha fondato, insieme al fratello, Eco Age, uno store dove qualsiasi prodotto, a partire dalla moda, è stato realizzato nel rispetto dei lavoratori e del pianeta.
Sempre la Firth, da anni promuove una campagna per coinvolgere le celebrities nell’utilizzo di capi slow fashion, convinta che il “green” sia il “new black”, ovvero ecologico è cool. La filosofia slow fashion include l’utilizzo di materiali riciclati, vegan, e provenienti da coltivazioni in cui non sono usati materiali inquinanti, come ad esempio il cotone organico, uno dei più utilizzati.