Gli anni ’50 sono gli anni della moda intesa in senso classico: cappello, giacca e cravatta per tutte le occasioni. Ma non mancano le eccezioni, che hanno reso gli anni ’50 ancora più iconici, e hanno reso l’uomo un vero e proprio esempio di stile.
Se vuoi andare ad un barbecue e sei negli anni ’50, non metti pantaloni corti e maglietta, ma calzoni lunghi con la piega impeccabile e polo a righe col colletto perfettamente stirata. Se vuoi andare al cinema, niente sneaker e tuta, ma abito grigio e camicia di buonissima fattura. E senza dimenticare il cappello.
Gli anni ’50 sono gli anni dell’eleganza: anche per andare in bagno a fare i propri bisogni si metteva la brillantina. Insomma, gli anni del cool, soprattutto per noi che li guardiamo con l’occhio di chi subisce il fascino del vintage.
Vestirsi elegante significa imitare lo stile della metà del secolo, anche se magari per la gente dell’epoca, appunto perché gli uomini andavano vestiti in abito dappertutto, era la normalità.
Cappello, buone maniere e giacche con fiore all’occhiello era poi la mise lanciata da uno degli uomini più attraenti del ventesimo secolo, ovvero Cary Grant. Il fascino che emanava da ogni centimetro quadro di stoffa dei suoi vestiti ha fatto scuola per anni, e ancora adesso guardare una sua foto significa amare la Bellezza, con la b maiuscola.
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Questa attenzione per il buon gusto e l’eleganza veniva quindi spalmata a più livelli, dal divo del cinema ad un normale assicuratore.
In quest’epoca fatta di moda in stile classico non sono mancate però le eccezioni, ovvero coloro che infrangendo la regola hanno inventato un look nuovo, più trasgressivo ma altrettanto carismatico. E ancora una volta a lanciare la moda sono stati gli attori.
Anche un giovane e muscoloso Marlon Brando ha infatti collezionato discepoli, forse tra schiere più giovani rispetto a quelli amanti dello stile classy alla Cary Grant, ma con altrettanto successo. Maglietta bianca e jeans sono infatti un altro simbolo degli anni ’50, abbigliamento uomo che James Dean ha saputo incorporare mischiandola a completi più formali, in un mix Grant – Brando che riassume le tendenze in voga in quegli anni.
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Ancora oggi quindi, non sono pochi gli stilisti che imitano lo stile anni ’50, dando alle loro creazioni un taglio formale, se si vuole uscire una sera all’opera e sembrare Cary Grant, oppure un tono più leggero, per imitare la sensualità di James Dean e Marlon Brando.
A oltre 60 anni di distanza quel decennio che a volte ci sembra così conformista dimostra invece ancora tutta la sua carica rivoluzionaria per lo stile e la moda, tanto da ispirare ancora stilisti e grandi brand come Armani, che del classicismo ha fatto il suo marchio di fabbrica.
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