L’emancipazione femminile secondo Donatella Versace, che nella realtà si chiama solo business.
Può una casa di moda vivere solo di vestiti osè e abiti destinati a star o red carpet? No, gli abiti si fanno per venderli e Donatella Versace è troppo acuta, ed al di la di tutte le sue parole dette sull’emancipazione femminile e la forza delle donne esistono i numeri, il conto economico quello tutte le aziende devono sempre tenere d’occhio se vogliono sopravvivere. L’azienda Versace è in espansione i suoi numeri sono buoni ma questo è prevalentemente dovuto all’espansione del marchio Versus Versace più accessibile in termini di prezzo, lo scorso anno comunque il gruppo di private equity Blackstone ha acquistato una partecipazione del 20% di Versace.
La collezione
Dal red carpet alla strada, o meglio più urbana e meno sexy, anche se l’elemento femminilità esasperata nelle collezioni di Versace non manca mai, diciamo che questa è una collezione estiva che contrariamente alle precedenti potremmo vedere anche in città. Certo sarà un po’ difficile vedere tanti shorts non tutte le donne possono permetterselo, ma sarà più facile vedere abiti corti e pantaloni larghi abbinati ad una giacca. Questa è la nuova donna di Versace per la prossima primavera estate 2016, a voi come sempre il giudizio.